Monica Ravasini
Opera 1^ classificata
La Ricetta per un mondo migliore
Abbuffati d’amore, Apriti Agli Altri
Bevi Bicchieri di Bontà e Brinda al Bene
Cerca Conforto nel Cuore di Coloro Che Credono in te
Disdegna il Denaro, Donalo ai Diseredati
Esprimi le tue Emozioni, ma Evita gli Eccessi
Forgiati una Fede, Fanne Faro di guida Fidata
Gioca al Gaudente: Gridare di Gioia Giova alla Gente!
Honoris causa? Non ci si laurea ad Honorem all’università della vita…
Impara da chi Insegna, rifiuta l’Imbarazzo dell’Ignoranza
Justitia? A volte colpisce con un Jab
Kermesse d’esperienze? Puoi vederla anche così, la vita. Un gigantesco Karaoke
dove potranno suggerirti le parole, ma la musica devi saperla tu
Lotta con Lealtà, sentiti Libero in ogni Luogo
Mostra al Mondo il Meglio di te, dài e Merita il Massimo
Non Nuocere ad alcuno, Neutralizza il Nemico con Nobiltà
Offri ad Ognuno un’altra Occasione, un’Opportunità
Pensa con Perspicacia, Parla con Parsimonia, Pratica i tuoi Princìpi
Quando Qualcuno ti chiama, rispondi
Rispetta le Regole, Ringrazia, Riconciliati. Non Recriminare, ma trova Rimedi
Sii saggio: Scegli da Solo, con Scrupolo e Sicurezza
Trova Tesori nelle Torbidità dei Tuoi Traditori
Unisci Umiltà ad Umanità, non Umiliare poiché ogni Uomo, anche l’Ultimo, è Uguale a te.
Vestiti di Verità, Vanifica la Voglia di Vendetta. Ripudia la Violenza, provane Vergogna
Winning-team: calati nello spirito di squadra, perché nella vita non sei solo e insieme è più facile vincere
X, l’incognita perennemente in agguato! Sii pronto allo scontro imprevisto col destino
Yo-Yo? È un giochino divertente, ma non farlo con i sentimenti del prossimo
Za, Zaf, Zaffe, Zaffete! Ghermisci i doni della vita, Zigzaga nello Zucchero della tua esistenza.
Barbara Piazza
Opera 2^ classificata
Una ricetta semplice
C’è una ricetta, fatta di cose semplici,
che non si impone ma si affida.
Vive nei gesti del mondo,
nel cuore dell’uomo
E non ha età.
Evita ciò che è comodo,
diffidi di chi vorrebbe proporti un mondo in rosa.
Nulla esiste senza
una fatica, né scorciatoia semina
vittorie.
Non ricorrere all’astuzia:
nulla si gusta senza una conquista.
Nel sudore dei giorni sono le strade, stupite, della gioia.
Accedi alla perseveranza
e attendi, sul ciglio del sentiero, ogni volta che sarà necessario,
senza mostrare il volto arrogante della superbia.
Osa strade difficili, quando avrai idee buone,
senza temere il groviglio
dei labirinti, e quando avrai smarrito
la via, pensa con il cuore e agisci di conseguenza!
Coltiva l’inquietudine,
affinché tu possa ricavare vino buono dalla tua vendemmia!
Impara a dannarti, senza smarrire mai
Te stesso.
Attingi dalle piccole cose, come se fossero le più grandi,
e accogli ogni dono, come fiamma ardente del tuo cuore.
Oltre gli artifici del progresso,
esisterà sempre un fiore da annusare, uno stupore da vivere, come se fosse l’ultimo.
E contempla la purezza dell’esploratore bambino, col naso in su,
che ha ancora voglia di stupirsi
guardando il sole aprirsi
tra i raggi acerbi dei giorni.
Lina Cornia
Opera 3^ classificata
Menù
È una ricetta per star meglio insieme,
dove a tutti è proibito far quel che conviene.
Sorge un problema che il caos può creare,
se tutti insieme vogliam parlare
e quel che si dice ben poco conta
se ognuno parla e nessuno ascolta.
Diplomazia ma ben dosata o rischia di essere ipocrisia,
di gentilezza non si fa senza
ma esagerata è solo invadenza.
Del buon umore fin che si vuole
pur che non vada diretto al cuore.
Troppo sapere è solo un gran fumo,
per chi beve e non guarda cosa c’è nel bicchiere.
Questi ingredienti non sono pesanti,
se a mescolarli saremo in tanti
e tutti insieme se con rispetto,
avremo ognuno il nostro pezzetto.
È una ricetta di buona armonia,
rispetto la vostra, io ho detto la mia
sperando che il tutto vi sia gradito,
mi fermo e vi dico
buon appetito.
Barbara Accossato
Opera 4^ classificata ex aequo
Il mondo al contrario
Immagino un mondo al contrario,
che bella visione!
L’uomo tirato al guinzaglio
e il cane che fa da padrone.
Se solo bastasse
uno schiocco di dita
a mutare il destino,
a cambiare la vita!
I cani di colpo signori
senza più botte, soprusi, abbandoni
posson disporre
che amare e per quanto,
posson lasciarci
per strada, allo sbando,
magari allacciati
a una stretta catena
senza né acqua, né cibo,
che pena!
E loro in vacanza
liberi e fieri
sguazzano in mare
senza pensieri,
per nulla intristiti
dal lesto abbandono
«un uomo val l’altro
e poi, quanti sono!»
Ma il mondo al contrario
è pura illusione,
l’istinto del cane
per qualche ragione
lo spinge ad amare
con ferma costanza:
non sa abbandonare
per una vacanza…
Rosarita Ugolini
Opera 4^ classificata ex aequo
Il mistero della vita
Invisibile eri,
una goccia nel mare,
un granello di sabbia nel deserto,
eppure vivevi;
ma la “perfetta” scienza
che a volte a Dio si sostituisce
diceva no, tu non ci sei, sei un uovo bianco!
Non ci credetti e arbitro divenne l’Amore
che dà speranza, che non si arrende, che sempre vince
così sei nato tu, mia piccola fragile creatura!
È forse solo un sogno sperare allora
che ognuno lavori seriamente,
sia ateo che credente,
che un lavoro abbiano tutti
non da miseria ma decente;
che non debba più una madre
con il cuore colmo di tristezza,
piangere il figlio morto, vittima di chi guidava con ebbrezza;
che un fulmine di pace colpisca i governanti,
basta con le guerre, la fama, le violenze,
ci son già troppi Santi!
Niente armi tra le mani degli infanti,
mai più lacrime dai loro occhi stanchi,
solo giochi, gioia e sorrisi ad illuminare i visi;
e che non sia ad opera dell’uomo
l’estinzione dell’orso polare
o di qualunque altro animale,
che gli uomini capiscano che ogni loro azione
porta tante conseguenze
e che la terra merita rispetto e amore, sempre!
Carmine Valente
Opera 6^ classificata
Con gli occhi di un bambino
Se guardassimo,
con gli occhi di un bambino
il mondo, sarebbe più buono
e d’amore profumato!
Se guardassimo,
con gli occhi di un bambino
i vecchi, non sarebbero abbandonati,
ma venerati!
Se guardassimo,
con gli occhi di un bambino
i giovani, non sarebbero disperati,
ma, tanti angeli innocenti!
Se guardassimo,
con gli occhi di un bambino
i politici, non sarebbero prepotenti
ma, uomini di coscienza
verso gli altri previdenti!
Se guardassimo,
con gli occhi di un bambino
gli animali, non sarebbero torturati
ma, al pari degli uomini rispettati!
Se guardassimo,
con gli occhi di un bambino
le armi, non esisterebbero,
le nazioni, non combatterebbero,
anzi; tra di loro si aiuterebbero,
dividendosi consigli sinceri,
per un’unione migliore,
fondata sull’amore!
Se tutti noi guardassimo,
con gli occhi di un bambino
la terra sarebbe,
come una colomba bianca
che, con il suo tenero becco,
pizzica ogni cuore,
per risvegliare in noi il sentimento dell’amore!
Gerardo Melchionda
Opera 7^ classificata ex aequo
Siate liberi sempre
Com’è schietta l’età che vi appartiene
Com’è tenera la pelle che vi copre,
com’è musicale la voce che vi unisce.
Superateci in fretta figli
e non dimenticate i nostri sbagli.
Cercate nei cieli l’avventura,
coricatevi tra le stelle della notte,
intercettate la luce del Sole,
tracciate il sentiero dell’amore e della pace
senza farvi schiacciare la testa dai nuovi padroni del tempo.
Voi siete le sole scintille
che possono accendere il fuoco.
Fate un rogo dei cattivi profeti
e spargete le ceneri ovunque,
sui monti, nelle acque, nell’aria.
Com’è bello sentirvi cantare
vedervi raccogliere i cocci,
e tracciare sentieri lucenti.
Siate liberi come solo voi sapete esserlo
Siate portatori di allegria e allegri voi stessi!
Sono lucciole le vostre ideazioni
non sono lanterne oscurate dalle dittature del tempo.
Cercate la libertà nella vostra gioventù
non fate appassire i vostri pensieri.
Amatevi!
Adua Biagioli
Opera 7^ classificata ex aequo
Un mondo migliore,
il sole che nasce il sole che muore,
là dietro alle colline,
alle colline azzurre,
il cielo è un velo caldo,
rosso, arancione e giallo.
Un mondo migliore,
non è soltanto un sogno,
non sfuma nel torpore,
sembra lontano immaginarlo da qui,
un punto perduto nell’orizzonte,
che scompare come polvere nel vento.
Spicca allodola il tuo volo nel cielo
più aperto, spiega le ali libera
verso il gioco burlone dell’esistenza,
un gioco duro, così è la vita,
la conquista è una salita.
Il domani sarà splendore
un insieme di emozioni,
di passioni, di allegria,
un dolce momento
per dire sì alla nascita
di nuova poesia.
Innocenza salva il nostro presente,
il mondo che è innocente,
tutto diventa niente,
l’amore è puro davanti allo straniero
che tende la mano sincera,
l’amore è immenso, candido come neve
banca nell’inverno più rigido,
la purezza sta nel cuore
per volgere ad un mondo migliore.
Antonio Zannino
Opera 9^ classificata
Ricetta per un mondo migliore
Ogni mattina, da molti anni, mi guardo allo specchio.
Ogni mattina, mi rendo conto, divento più vecchio.
Vedo me stesso, non vedo altro, ma qualcosa, lo sento,
è lì, nascosto, cambia con me: è il sentimento…
Colpivo i passeri con una fionda quand’ero bambino.
Come vorrei che oggi una rondine mi venisse vicino!
Cambia con noi la nostra coscienza se l’ascoltiamo,
è sempre accanto, anche se è vero che non la vediamo.
Sapevo di uno: per trovare l’amore voleva fumare,
lo facevano tutti, se non era se stesso credea di sbagliare.
Manteniamola snella, sempre libera da ogni oppressione,
da chiunque la vuol dominare facciamo attenzione.
Se la curiamo, attenti ogni giorno, come l’aspetto esteriore,
cresce con noi. Allora il mondo sarà senz’altro migliore!
Carmelo Parisi
Opera 10^ classificata ex aequo
D’amor il suo chiarore per un mondo migliore
Guardiamo il nostro vivere passato
quando i calzoni giungevano al ginocchio
e il nostro divertir era la corda al salto
tanti calesse andavano con del cavallo il fiocco
ricordo appar di vita travagliata
sentor di guerra, dei fanti l’arme in mano
tanta paura, stridor di cingoli, serenità negata
giunger al fin di pace, vinta dal prode partigiano
son lampi, brevi ricordi impressi nella mente
foto di un’epoca segnata dal terrore
di tante vite immolate sull’ara della gloria evanescente
ove il voler di pochi stolti, per tanti fu il dolore
notar il gemer di tanta gente in quelle pene
giungere vide di quei calzoni l’orlo fino a terra
crescendo rinforbir di vivo sangue quelle vene
nutrir la mente di solidale amore, che male più non sferra
oggi che di candore il capo abbiam coperto
e, a chi ci viene appresso, triste passato, amiamo ricordare
vogliamo, col cuore in man, forte gridar: di certo
non v’è cosa più grande che amore non possa fare
non sia dell’astio il seme, motivo d’ogni scontro
non manchi mai la luce, ne lacrime a quegli occhi
che veder possano nell’altro un lieto incontro
e piangere di gioia quando l’abbraccio il cuore tocchi
vogliate e poi sappiate esser fratelli in questa vita
qualunque, della pelle che vi veste, sia il color che appare
andate divulgando amore, con pietà e passione date aita
perché Caino e Abele avvertano del sangue suo chiamare
e quando infin vedrete insieme il nascere del sole
non sarà solo l’apparire in terra del chiarore
ma abbatter della notte in ogni cuor che suole
sempre trasfondere, dall’uno all’altro, solo amore!!
Massimo Pacetti
Opera 10^ classificata ex aequo
La pace
Credendo che la pace
fosse una conquista
facile come la guerra,
si è scelto di fare la
guerra; innanzitutto.
E dopo, fra sofferte
concessioni e inevitabili,
ma ineludibili lacerazioni,
e fra le lacrime si
preannuncia la tanto
attesa pace e pacificazione.
Che non avverrà! No!
Non ci sarà pace, se
non anni e anni
più tardi, quando la
sofferenza e
il dolore e i ricordi
dell’orrore e l’odore
della morte saranno
scomparsi.
Quando i nuovi giovani
non sapranno più cosa
sia la guerra,
quando ai giovani
nessuno più racconterà
l’orrore, l’odio, e la morte
e il dolore della guerra
che i narratori hanno
sofferto.
Le cicatrici sul loro copro
scomparse,
i loro occhi dimenticato;
solo allora, la pace
esploderà.